App cinesi che raccolgono più dati di Tik Tok: cosa c’è da sapere

App cinesi che raccolgono più dati di Tik Tok: cosa c’è da sapere

Il social network cinese lanciato nel 2014 e inizialmente conosciuto con il nome musical.ly, potrebbe essere bloccato presto negli Stati Uniti : il motivo sarebbe da rinvenire nei rischi evidenziati per la privacy degli utenti. L’allarme però, a ben vedere, andrebbe esteso ad una long list di App cinesi che alla pari di TikTok sembrerebbero minare la sicurezza non solo dei singoli ma dell’intero Stato, poiché ritenute strumenti di spia.

Stiamo parlando di app che offrono servizi di reti private virtuali mobili, o Vpn(rete virtuale privata), permettono di navigare in Internet nascondendo la posizione virtuale e fisica di un utente. Ma quello che moltissimi ignorano è che le stesse Vpn possono raccogliere i dati degli utenti, inclusi i contenuti email crittografati e le informazioni bancarie. E che molte di queste nascondono origini, proprietà e posizioni, soprattutto se hanno sede in Cina o sono direttamente gestite da cinesi.  Secondo la legge cinese, infatti, le aziende tecnologiche possono essere costrette a consegnare tutto ciò che hanno alle autorità governative. E questo vale tanto per TikTok quanto per le Vpn, se non fosse che il Congresso non sembra preoccuparsene affatto. Probabilmente perché il social cinese è un obiettivo ben visibile, mentre le app continuano a popolare gli store cambiando nome, indirizzo e proprietario di anno in anno.

Turbo Vpn, per esempio, è tra i primi risultati per la ricerca nell’app store di Google Play, tanto da essere stata scaricata più di 100 milioni di volte. La società madre, la Innovative Connecting, ha sede a Singapore, è registrata presso le Isole Cayman e ha avuto molti direttori cinesi. Quanto ai proprietari, invece, non è dato sapere nulla. Ma non è tutto: altre due delle prime sei Vpn elencate da Google sono di proprietà di un’entità chiamata Signal Lab, di cui è difficile reperire qualunque dato utile e che niente ha a che vedere con la popolare app di messaggistica sicura, Signal. Nonostante questo, la privacy policy della società è piuttosto chiara: le app Vpn non tengono registri delle attività degli utenti, anche se si riserva il diritto di monitorare l’attività per indagare su “ogni possibile violazione” dei termini di servizio. Pertanto, è abbastanza evidente che le applicazioni possano tracciare chiunque vogliano, ammesso che risulti che questi hanno violato effettivamente i termini di servizio dell’app.

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