Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al lavoro sulla riduzione o l’azzeramento delle tasse per le famiglie con figli. Per contrastare la denatalità, che rischia di portare l’Italia al 2050 con il 21% in meno di lavoratori. il governo gioca la carta dell’agevolazione fiscale. Secondo il Foglio l’ipotesi più accreditata è l’introduzione di un bonus famiglia sul modello del Superbonus al 110%. Si tratterebbe quindi di un contributo pensato per i genitori con figli. L’idea è che i nuclei familiari con almeno due figli a carico non debbano pagare le tasse o in alternativa possano godere di un sconto fiscale sostanziale.
Il sottosegretario alle Imprese, Massimo Bitonci, in quota Lega, ha spiegato che ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico «non significa abbandonare l’Assegno unico», che il governo ha indicato nel Def di voler aumentare e che sarà potenziato con il decreto Lavoro. Per il sottosegretario la misura può essere integrata da una detrazione di 10 mila euro l’anno per ogni figlio a carico fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei e senza limiti di reddito». La proposta è sostenuta dalla Lega che chiede un «taglio consistente alle imposte sul reddito per sostenere i nuclei familiari e invertire la rotta dell’inverno demografico».
Il problema sono le coperture. Al momento gli spazi in deficit aperti dal Def (3,4 miliardi quest’anno e 4,5 il prossimo) sono già appaltati per il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle tasse. Per il governo però la denatalità resta un’emergenza. La premier, Giorgia Meloni, è tornata a parlarne in queste ore invocando la necessità di incentivare le famiglie a mettere al mondo figli. Bisogna quindi capire se il governo opterà per l’azzeramento delle tasse alle famiglie numerose tramite bonus o per l’introduzione di una detrazione fissa valida per tutti i genitori indipendentemente dal reddito e tenendo conto del numero di figli.