E’ morto Lorenzo Bozano, il  «Biondino della spider rossa». Fu condannato per l’omicidio di Milena Sutter

E’ morto Lorenzo Bozano, il «Biondino della spider rossa». Fu condannato per l’omicidio di Milena Sutter

E’ morto Lorenzo Bozano, il «Biondino della spider rossa» condannato all’ergastolo per l’omicidio di Milena Sutter, la figlia 13enne di un’industriale genovese. Aveva 76 anni. E’morto nuotando davanti alla spiaggia di Bagnaia all’isola d’Elba probabilmente per un infarto.

Era uscito dal carcere, ottenendo la semilibertà nel 2019, dopo una serie di vicissitudini giudiziarie: per due volte aveva beneficiato della semilibertà poi annullata per gravissime violazioni dei regolamenti. Non aveva mai confessato l’omicidio di Milena e non aveva chiesto perdono alla famiglia.

Il «Biondino della spider rossa» stava scontando la pena dell’ergastolo nel carcere di Porto Azzurro, Isola d’Elba (dove tornava ogni sera da quando aveva beneficiato della semilibertà), per l’assassinio di Milena Sutter, una ragazzina di 13 anni figlia di un’industriale genovese. Milena, rapita il 6 maggio del 1971 a Genova, fu ritrovata cadavere in mare due settimane dopo. Era poco più di una bambina, frequentava la terza media di una scuola svizzera, la migliore della città. Quel giorno uscì da scuola e scomparse.

Alcune testimonianze orientarono la bussola verso l’allora sconosciuto Lorenzo Bozano. Fu nel 1979 quando arrivò l’estradizione e Bozano finì nel penitenziario di Porto Azzurro, isola d’Elba. La buona condotta premia l’uomo che ottiene una prima semilibertà per lavorare fuori dal penitenziario, ma un anno dopo il beneficio viene annullato per due volte. Viola le regole e dà un passaggio sul furgone a una ragazzina di 15 anni. Fa ancora la vittima ma è nuovamente colpevole. Torna in semilibertà dopo qualche anno ma per poco. Stavolta lo sorprendono mentre infastidisce una ragazzina al “parterre” di Livorno, un ex giardino zoologico. Poi nel 2019 di nuovo in semilibertà. Due anni dopo, la morte, nel mare trasparente dell’Elba.

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