Elezioni comunali 2023: centrodestra in ascesa, Pd poco incisivo

Elezioni comunali 2023: centrodestra in ascesa, Pd poco incisivo

Lo spoglio delle elezioni comunali, nei giorni 14 e 15 maggio, ha delineato come, sull’intero territorio della nazione, non ci sia alcuna forza politica determinante e prevalente: tra le aspettative di chi immaginava il boom del centro destra e chi, invece, sperava nella contro risposta del centro sinistra, oggi possiamo affermare che entrambe le correnti politiche, hanno faticato– e non poco- a trascinare l’elettorato comunale dalla propria parte. Ma il risultato, ancora in balìa del ballottaggio che si svolgerà tra tre settimane, sembra propendere nettamente a favore del centro destra che conquista 4 capoluoghi- Imperia, Sondrio, Treviso e Latina- solo 2 al centro sinistra- Brescia e Teramo, sono 7 invece quelli interessati dal ballottaggio in programma domenica 28 e lunedì 29 maggio.

Il centro destra intanto ambisce a conquistare Pisadove è tutt’ora in vantaggio– e Ancona, quest’ultima dominata dal centro sinistra da 30 anni, mentre il centro sinistra spera di strappare ai rivali Siena e Vicenza.

Il totale degli elettori che si è recato ai seggi è stato il 59,03% degli aventi diritto, due punti percentuali in meno rispetto al 61,22% delle passate amministrative, confermando il trend astensionista.

Sul piano strettamente politico, invece, si può dire che l’effetto Meloni — otto mesi dopo le Politiche — non si è attenuato e che l’effetto Schlein — quasi tre mesi dopo la sua elezione al vertice del Pd — non si è ancora pienamente dispiegato: per capire meglio la tenuta delle due principali leader italiane, la loro presa sui rispettivi bacini elettorali e la possibilità che un giorno si sfidino per la guida del Paese, bisognerà aspettare, come spiega Francesco Verderami, le Europee dell’anno prossimo.

IL COMMENTO DI FRANCESCO VERDERAMI– La fotografia spiegata da Verderami considera la Presidente una forza in ascesa, come riportato dal Corriere:

«Meloni oggi può rivendicare che l’economia italiana sta marciando a ritmi superiori alle attese. Ma dagli accordi per la gestione del Pnrr, alle intese sul nuovo Patto di Stabilità, fino alla ratifica del Mes, la premier sarà chiamata a scelte che impatteranno sul Paese e quindi sul giudizio dei cittadini. E la maggioranza in questi mesi ha mostrato una conflittualità interna che in vista delle Europee è destinata ad aumentare, per effetto della competizione interna esasperata dalla legge elettorale proporzionale».

Se continuerà a gestire il Paese nel modo giusto, Giorgia Meloni potrà contare su un supporto formidabile: l’assenza di un avversario. Perché il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi è un accordo tra separati in casa, e le urne hanno confermato quale sia il giudizio degli elettori. Perché il Movimento di Giuseppe Conte in Parlamento si regola di volta in volta sempre in contrapposizione al Pd, e intanto raccoglie l’ennesimo risultato mediocre alle Amministrative. E perché il Pd di Elly Schlein — al di là delle dichiarazioni di principio sui diritti civili — non ha ancora espresso una linea politica chiara su temi dirimenti, a partire da quelli economici.

“ABBIAMO OTTENUTO IL RISULTATO AUSPICATO”– “Faccio gli auguri a tutti i sindaci eletti nel primo turno delle elezioni amministrative. Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre prende forma la mappa delle nuove amministrazioni comunali. “Il risultato del voto amministrativo – sottolinea Meloni – è un’ulteriore spinta all’azione del governo, il consenso degli elettori ci sprona ad accelerare sulla realizzazione del programma di riforme economiche, sociali e istituzionali”.

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