Freddo, i danni al cuore: come proteggerlo dalle basse temperature

Freddo, i danni al cuore: come proteggerlo dalle basse temperature

Il freddo gelido di questo periodo è da annoverare tra i più ostinati nemici del nostro cuore: l’abbassamento drastico delle temperature può risultare letale, aumentando le possibilità di infarto. Una recente ricerca condotta dalla dottoressa Shuangbo Liu dell’University of Manitoba a Winnipeg, in Canada, su 1.800 pazienti cardiopatici lo ha quantificato in modo dettagliato: ogni volta che la colonnina di mercurio scende di dieci gradi la probabilità di un attacco cardiaco grave aumenta del 7 per cento. Esattamente come il caldo eccessivo, anche il freddo pungente rappresenta un fattore di stress per il cuore. Infatti, per proteggere l’organismo dalle temperature estreme, quest’organo è costretto a lavorare di più. In particolare, in inverno il muscolo cardiaco è impegnato a evitare il congelamento, che si verifica quando il corpo scende al di sotto dei 35 gradi. Gli sforzi extra del cuore hanno l’obiettivo di aumentare la circolazione del sangue, in modo da preservare l’equilibrio degli altri organi. Per riuscirci questo muscolo, che agisce come una vera e propria pompa, deve accelerare la frequenza dei battiti e anche la pressione del sangue. Le basse temperature da un lato affaticano il cuore perché gli richiedono uno sforzo superiore alla norma e dall’altro lato fanno sì che il sangue diventi più denso, esponendo maggiormente al rischio di trombosi e ostruzioni, che possono dar luogo a infarti e ischemie.

Ma perché il freddo è nemico del cuore e, soprattutto, cosa possiamo fare per contrastarne i rischi? Le basse temperature provocano un restringimento delle arterie: in termini tecnici noi medici lo definiamo “vasocostrizione”. Questo fenomeno può interessare in particolare le coronarie, le arterie che portano sangue al cuore: il diametro dei vasi sanguigni tende a ridursi e di conseguenza trasporta meno sangue ai tessuti.

CUORE: I SEGNALI DA NON SOTTOVALUTARE-Quando il cuore ha difficoltà a sostenere gli sforzi supplementari necessari a far fronte al freddo si possono avvertire un battito irregolare e un dolore al petto di tipo oppressivo, che dal centro del torace può estendersi fino alle braccia e alla mandibola (angina pectoris). In queste circostanze è sempre opportuno recarsi al pronto soccorso, senza temporeggiare. Se invece si hanno solo una sensazione di leggero affanno e, in caso di sforzo, vertigini allora ci si può rivolgere al proprio medico per approfondire la situazione. Quando le temperature sono rigide devono prestare attenzione ai segnali del cuore soprattutto gli anziani che, al pari dei bambini, hanno un sistema di termoregolazione non perfettamente efficiente. “Un recente studio scientifico statunitense mostra che l’esposizione al freddo e al caldo eccessivi è associata a un aumentato rischio di morte. Tale rischio è ancor più elevato per gli anziani con scompenso cardiaco” osserva il professor Piepoli.

Che fare per proteggere il nostro cuore dal freddo? Due consigli:​

  • Evitare di fare attività fisica all’aperto, esposti alle basse temperature, perché l’esercizio può mettere ulteriormente sotto stress un cuore già in difficoltà per il freddo
  • Evitare di esporsi al freddo e non dimenticare mai di tenere le estremità del corpo al riparo con calze adeguate, guanti, cappello. Può sembrare banale, ma coprirsi bene e farlo con intelligenza è importante: chi soffre di malattie cardiovascolari ha anche le arterie periferiche più sensibili.

Rispondi

error: Alert: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: