Balzato all’attenzione della cronaca per aver ‘minacciato la biodiversità’, il granchio blu sembrerebbe pronto ad esordire sulle tavole degli italiani. Ad annunciarlo è Alessandro Circiello, Chef del Palazzo Esposizioni a Roma, volto noto della tv (‘Buongiorno Benessere’, ‘Azzurro – Storie di mare).
In un articolo pubblicato su Adnkronos, chef Circiello riconosce il valore nutrizionale del granchio blu, e suggerisce di adottarlo all’interno del regime alimentare, anche perché giunge nelle tavole degli italiani a Km 0 e a costi relativamente calmierati rispetto ad altri crostacei.
Proprietà nutrizionali
Questo alimento, offre un aspetto sorprendente: le sue proprietà nutrizionali. Ricco di proteine, minerali e acidi grassi omega-3 e vitamina B12, il granchio blu è un’ottima fonte di nutrienti essenziali. Questo apre la strada a un’opportunità unica nel settore alimentare italiano. “E’ perfetto per i primi, i brodi, le insalate, condito con verdure di stagione, legumi, fagiolini, cipolle rosa di Tropea, olive o pistacchi di Raffadali. Inoltre, rispetto ad altri crostacei “ha costi calmierati ed è perfetto per una dieta proteica.”
Una valida alternativa
Per favorirne la diffusione – sottolinea Circiello- “serve che il crostaceo possa essere opzionato dai buyer per distribuirlo, per esempio, nella grande rete dei supermercati. Se oggi un cittadino qualunque decide di acquistare i granchi blu li trova difficilmente su piazza. Non accade invece per il salmone, le orate, le spigole che arrivano in Italia rispettivamente dalla Norvegia, dalla Tunisia, dalla Grecia.”
I consigli dello Chef
La scelta di prediligere in cucina il granchio blu presenta innumerevoli vantaggi per il consumatore, al momento la priorità resta quella di sensibilizzare i cittadini all’acquisto di questi crostacei, come l’astice o le aragoste, ma sicuramente meno costoso. Ma attenzione – mette in guardia il noto chef romano – “non lasciatelo cuocere troppo per evitare che la polpa risulti gommosa e difficilmente commestibile.”