Il ministro Cingolani apre al “tabù” energia nucleare

Il ministro Cingolani apre al “tabù” energia nucleare

L’energia nucleare non deve rappresentare un tabù, soprattutto ora che «si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante: ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non ancora matura, ma prossima a esserlo». A riaprire il tema sull’energia atomica è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha importanti trascorsi come professore universitario di fisica a livello internazionale, secondo il quale «se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso, è da folli non considerare questa tecnologia»

Nel suo intervento all’apertura della Scuola di formazione politica «Meritare l’Europa» a Ponte di Legno in un evento organizzato da Italia Viva, il ministro ha avvertito che «nell’interesse dei nostri figli è vietato ideologizzare qualsiasi tipo di tecnologia. Stiamo ai numeri, quando saranno disponibili prenderemo le decisioni». Così Cingolani, convinto della necessità di un cambiamento epocale, ha criticato«gli ambientalisti radical chic», di cui — dice — il mondo è «pieno» cosi come «di ambientalisti oltranzisti, ideologici, peggiori della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato». «Sono parte del problema — ha sostenuto —, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri. Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza».

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