Presentata al mondo come la massima espressione del progresso informatico, l’Intelligenza Artificiale avanza così rapidamente da generare timori e perplessità, dopo l’entusiasmo iniziale, che sembrava incontrare il favore e la compiacenza di ogni essere umano. Raccontata a mo’ di gioco interattivo, allo scopo di divertire e intrattenere, oggi quando si parla di AI è proprio l’uomo a storcere il naso: lo stesso robot che dava l’idea di fantascienza, passando dai laboratori informatici ai film nelle sale cinematografiche, sembra minacciare alla radice, la specie umana. L’Intelligenza Artificiale, studiata per realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano, potrà nel giro di pochi anni, sostituire in toto l’attività dell’uomo.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, I LAVORI A RISCHIO-L’elenco delle professioni a rischio ridimensionamento è costantemente aggiornato: matematici, ingegneri, web designer e amministrativi. Ma anche cassieri, fotografi e scrittori. Per i ricercatori dell’Università della Pennsylvania almeno metà delle attività svolte dal 20% della forza lavoro potrebbe essere portata a termine molto più velocemente grazie alla tecnologia e l’80% degli impieghi cambierà per effetto dell’intelligenza artificiale. Bene dal punto di vista della produzione, meno per i dipendenti di settori nei quali i sistemi informatici intelligenti sono più rapidi, precisi e concorrenziali. Come gli operatori di telemarketing, in competizione con i chat bot in grado di gestire chiamate e richieste dei clienti, per gli impiegati di banca, che potrebbero essere rimpiazzati da algoritmi e piattaforme digitali, i commercialisti, le cui competenze trovano un’alternativa formidabile negli strumenti intelligenti di analisi dei dati. Con l’ascesa di piattaforme di prenotazione online e sistemi di intelligenza artificiale che suggeriscono itinerari personalizzati, gli agenti di viaggio potrebbero diventare obsoleti e il ruolo dei bibliotecari essere superato da piattaforme digitali e motori di ricerca avanzati. Gli addetti alla manutenzione sono meno richiesti con l’introduzione dei robot, chi lavora nel mondo dell’editoria potrebbe lasciare il posto ad algoritmi, per gli scatti artistici persino il fotografo diventerebbe superfluo.
Sinteticamente, nel mirino dell’IA:
- Copywriter e creatori di contenuti
- Ruoli amministrativi di livello base
- Addetti all’inserimento dati
- Ingegneri del software e programmatori
- Operatori del servizio clienti
- Assistenti legali
- Grafici
- Impiegati di banca e ragionieri
- Traders
- Fact-checker e correttori di bozze
CASO BILD: LA REDAZIONE SOPPIANTATA DAI ROBOT-In Germania , ad esempio, la società Axel Springer ha comunicato ai suoi dipendenti che il Bild, giornale scandalistico più venduto nel Paese, chiuderà sei delle 18 sedi regionali. L’obiettivo futuro è quello di produrre e gestire i giornali locali da Berlino. Redattore, photo editor, correttore di bozze, impaginatore e segretario sono ruoli che non “esisteranno più come oggi”. “Purtroppo questi colleghi”, si afferma nella mail, “svolgono compiti che saranno sostituiti dall’IA e/o da processi nel mondo digitale”. Il numero di licenziamenti si stima aggirarsi intorno ai 200, cifra “bassa” in una società di circa 1000 dipendenti. La notizia non è però un fulmine a ciel sereno in quanto, già a inizio anno, l’amministratore delegato Mathias Döpfner aveva annunciato una ristrutturazione radicale della società. In effetti dal 1° gennaio 2024, la strategia aziendale sarà “Digital Only” per poter continuare a crescere digitalmente.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, QUANDO L’UOMO E’ INDISPENSABILE-Bisogna però riconoscere che esistono professioni e mestieri che non potranno mai fare a meno dell’uomo: ci sono alcune attività a cui va garantito il supporto dell’uomo per la sopravvivenza delle stesse. Tra queste:
Autore – Anche se alcuni computer sono stati progettati per scrivere articoli giornalistici, è davvero improbabile che una macchina riesca a imitare la creatività umana nell’inventare storie. Per cui, chi fa un lavoro che ha a che fare con la scrittura può dormire sonni tranquilli. Che sia un romanzo, la sceneggiatura di una serie tv o un articolo di giornale, la stesura di un testo creativo e originale per ora resta appannaggio degli esseri umani.
Imprenditore – Anche il lavoro di imprenditore è uno di quelli che difficilmente vedrà i robot al posto dell’uomo. La grinta, l’istinto, la tenacia e le doti di leadership non potranno mai essere imitate da una macchina, ma, come già avviene, l’uomo potrà trarre solo grandi benefici dall’utilizzo della tecnologia.
Professionista nel campo della salute mentale – Tutti coloro che lavorano nel settore psico-sanitario sanno che una delle caratteristiche fondamentali per avvicinarsi a questa professione è l’empatia, dote che nessun robot potrà mai acquisire in pieno. Inoltre, l’esperienza data dalla casistica non è replicabile su nessun tipo di intelligenza artificiale.
Insegnante – Uno dei mestieri più antichi di sempre è quello dell’insegnante e possiamo essere certi che sarà anche uno di quelli più difficili da debellare. Insegnare non significa solo trasferire delle nozioni a persone che le dovranno ricordare. Per essere un buon insegnante occorre conoscere il mondo degli studenti ed entrarci nel modo giusto. Una macchina non potrà mai insegnare a leggere a un bambino di prima elementare.
Portiere d’albergo – Anche se negli ultimi anni è una figura che si tende a far scomparire dagli alberghi e dalle altre strutture ricettive, l’assistenza ai clienti data dal concierge è talmente specifica, che non può essere imitata da un robot, soprattutto quando si tratta di trovare la soluzione a un problema all’ultimo minuto.
Chef – Sembra essere uno dei lavori tornati alla ribalta negli ultimi anni e va certamente inserito nella lista dei mestieri che non verranno mai sostituiti da robot e intelligenza artificiale. Come si fa a creare nuovi sapori se non si assaggia? O come scoprire se il piatto appena preparato è troppo salato?
Così come sono davvero al sicuro solo i lavori manuali, quelli rimasti immutati spesso per secoli: agricoltori, autisti, meccanici, tecnici, elettricisti, idraulici, tuttofare, macellai, chef. Nello studio vengono anche citati i tagliapietre, ecco l’intelligenza artificiale non ha potere in questi ambiti al momento, proprio perché, non essendo così esposti all’innovazione tecnologica, risentono meno l’intrusione del grande progresso che avanza.