intervista realizzata il 24 novembre 2019
Intervista Avv.Prof. Carlo Taormina, Università degli Studi di Roma Tor Vegata
Il libro ci racconta della figura di una giustizia scomoda rimessa alla volontà dei giudici. Un Avvocato del suo calibro e dall’esperienza che conta come interpreta la questione?
“ Le ragioni del Boia”, racconto storico di grande rilievo scritto dall’autorevole AVv. Giuseppe Garofalo, è un capolavoro letterario che dovrebbe essere studiato in tutte le università d’Italia. Il titolo, d’altronde, è eloquente:“Le ragioni del boia” ad indicare una esigenza di spostamento dell’ottica: guardiamo al boia attuale che è l’esecuzione penale considerata come l’aspetto più pesante per un condannato, diversamente l’Autore afferma che il vero boia è in realtà il Giudice ,con la sua arbitrarietà con le sue defaiance, con la sua politicizzazione e la sua ignoranza. Lo definisco un libro di estrema profondità: emozionante perché si vive il momento giudiziario per come è,senza filtri,dalla celebrazione del processo all’impiccagione e di grande ammaestramento per il futuro ed anche per il presente.
Uno dei capitoli fondamentali del libro è intitolato “il coraggio del difensore”, tra le varie ipotesi in cui si può esplicare il coraggio deve essere considerata quella nel prendere di petto l’ avversario naturalmente nel rispetto della persona anche se purtroppo questo accade raramente nelle aule della giustizia, l’avvocato purtroppo è incapace per un verso e per altro si appiattisce per suoi interessi personali.
a cura di Maria Parente