Nemici o alleati? Schlein fa capo al Pd, Conte ipotizza una trattativa

Nemici o alleati? Schlein fa capo al Pd, Conte ipotizza una trattativa

L’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd viene interpretata come l’inizio di una rivoluzione all’interno del secondo partito di governo, sgomitando nei sondaggi, che vede scivolare di un gradino il M5S, arrestandosi al terzo posto, con una percentuale del 16%. Una discesa che un po’ spaventa e getta nello sconforto gli elettori pentastellati. Il timore è quello di assistere ad una rapida e progressiva ascesa della nuova segretaria con la concreta possibilità di concorrenza su quelli che sono diventati i temi identitari del Movimento.

E, in effetti, i punti di contatto tra i due programmi di partito ci sono e questo potrebbe non essere un punto a favore per la coalizione pentastellata: forte dell’ innalzamento della percentuale del Pd nelle intenzioni di voto dal 16,5%, che avevano i democratici prima delle primarie, al 19,5% di questa settimana, la Schlein potrebbe ergersi a unica portavoce delle esigenze e delle ambizioni del centro sinistra. D’altro canto, Giuseppe Conte, non intende cedere il passo, nonostante abbia colto con favore la sua elezione a capo del Pd.

Salario minimo, reddito di cittadinanza, economia rigenerativa sono gli slogan su cui i due leader hanno nutrito la loro ideologia e per cui intendono lottare e identificarsi. Insomma, la nuova era piddina può essere considerata realmente un pericolo per il Movimento di Conte? E’ necessario fare qualche riflessione:

  • il Movimento 5 stelle, con Giuseppe Conte, rappresenta una realtà politica consolidata, forte di un leader con un recente passato da Premier, considerata l’unica forza politica che nella scorsa legislatura ha realizzato l’80% degli impegni presi nel 2018 con gli elettori. Grazie alle riforme firmate dal M5S, il Paese ha retto nel momento più duro dalla pandemia ed è potuto ripartire, facendo segnare una crescita record del Pil nel 2021;
  • Se è vero che l’elezione di Elly Schlein è una botta di vita per il Pd che sale nei sondaggi, è anche vero che questo dato va dimostrato e, soprattutto, confermato: la giovane segretaria, che segna la storia all’interno del Partito Democratico, dovrà profondere il massimo impegno per dimostrare di tenere fede alle promesse fatte in occasione delle primarie.

L’iniziale strategia di Conte, che non ha voluto un’alleanza con il Pd nel Lazio, era quella di indebolire i dem in vista delle prossime elezioni europee e conquistare, in quell’occasione, la leadership del centrosinistra. I risultati delle regionali nel Lazio hanno, però, disatteso le aspettative: il risultato ottenuto nelle elezioni del 12 e 13 febbraio, assegna alla coalizione disegnata da Giuseppe Conte e capeggiata dai pentastellati, la peggiore performance degli ultimi 10 anni. Questo potrebbe essere uno dei motivi che spingerà il gruppo pentastellato a discutere di una collaborazione con il partito del Nazareno.

Lo spiega Conte, con un video su Twitter: “Salutiamo con favore la novità che si è verificata in casa Pd e speriamo incida davvero a fondo sulla riorganizzazione strutturale dei dem”, ha detto poi Conte nel corso del consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle, nel quale si è toccato in un passaggio anche l’elezione della nuova segretaria del Partito Democratico. “Mi confronterò con Schlein”, ha detto il presidente pentastellato.

“Abbiamo parlato anche degli scenari futuri. Siamo convinti di voler continuare con una forte opposizione, che non abbandonerà un atteggiamento costruttivo. Porto anche gli auguri da parte di tutto il Consiglio nazionale e quindi di tutta la comunità del M5s alla neosegretaria Elly Schlein“, ha dichiarato in serata Conte al termine del Consiglio nazionale del Movimento.

Le auguriamo – ha aggiunto – di poter portare avanti il suo progetto di rinnovamento del Pd con forza. So che avrà molto da fare, perché conosciamo bene le correnti del Pd. Conosciamo molto bene il modo in cui è strutturato questo partito di antica tradizione. Ci auguriamo di poter aver col nuovo vertice un dialogo, ne siamo convinti, di poterci misurare sugli obiettivi concreti. Sapete benissimo quali sono”.

Serve cautela, ritiene Conte: che già vede e sente la competizione con la segretaria.

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