Gli scandali che hanno travolto la maggioranza di governo nelle ultime settimane si susseguono come lo scandire delle ore in una giornata, con naturalezza ed un certo grado di prevedibilità. Una bufera imprevista, che prende nel mirino la ministra Santanché -per le società Ki group e Visibilia, accusata di falso in bilancio e bancarotta-, tocca poi al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove-indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito– e per chiudere il cerchio, l’indagine sul figlio di Ignazio La Russa, accusato da una ventiduenne di violenza sessuale.
MELONI, “NESSUNO PUO’ FERMARCI”-«Un certo potere costituito» si sarebbe dato da fare «per fermare le riforme che abbiamo messo in cantiere». «Continuerò il mio lavoro con serenità, sono soddisfatta degli ottimi risultati sul piano interno e in politica estera e resto concentrata sul lavoro quotidiano e sul consenso degli italiani». La premier Giorgia Meloni commenta gelidamente i fatti che compromettono la stabilità del governo, fino a convincere la premier che politica, magistratura e una parte della stampa abbiano deciso di dichiararle guerra: «Ho preso atto che si vuole alzare lo scontro, ma non sono io che ho aperto le ostilità e continuerò a non rispondere alle provocazioni».
MISSIONE “EUROPA IN SICUREZZA”-Ed è proprio in politica estera che la Premier si impegna ad attuare i programmi in linea con le direttive. Giorgia Meloni ha fatto tappa a Riga dove ha avuto un incontro bilaterale con il primo ministro lettone Krisjanis Karins. Al termine dell’incontro i due premier hanno tenuto una conferenza stampa congiunta in cui hanno toccato i temi della guerra in Ucraina ma anche di migrazioni e fondi europei. “Sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi lavorando perché l’Europa possa investire sulla propria sicurezza e sulla propria difesa”. Così la premier Giorgia Meloni.
