Stop al reddito di cittadinanza: si torna ai lavori stagionali

Stop al reddito di cittadinanza: si torna ai lavori stagionali

Lo stop al reddito di cittadinanza per 159mila famiglie ha come conseguenza un immediato ripopolamento tra i lavori fino a ieri disertati: cameriere, barista, lavapiatti, bagnino e addetto alle pulizie. Dopo aver perso il Reddito di cittadinanza diversi “occupabili”, già si riversano sui lavori stagionali, alla ricerca della quadra per arrivare a fine mese. È il fenomeno che si comincia a vedere soprattutto nel Sud Italia e che coinvolge in primis il turismo e la ristorazione, a partire dalle località balneari, dove è maggiore la richiesta di lavoro in questo periodo estivo.

Boom di richieste

Nelle ultime ore, ex percettori del Reddito si fiondano nella richiesta di lavoro in alberghi e strutture ricettive soprattutto in Regioni come la Campania, la Puglia e la Sicilia. In generale si tratta per lo più di persone che non hanno qualifica specifica al lavoro e che possono tornare utili ad esempio utili in cucina o per pulire le zone comuni nelle strutture ricettive. Federturismo denuncia poi una carenza di personale per centinaia di migliaia di addetti. Anche nel settore della ristorazione gli ex percettori del Reddito cercano di inserirsi in corsa nel bel mezzo dell’estate.

Le altre mansioni

Un settore che finora non sembra essere coinvolto è invece quello dell’agricoltura. La carenza complessiva di 100mila addetti è solo in parte colmata da extracomunitari: servirebbe ridurre il più possibile la carenza, anche con gli ex percettori del Reddito: potrebbero svolgere i lavori meno qualificati, con competenze che si possono acquisire in pochi giorni.

Secondo l’ultimo report di Unioncamere tra le professioni non qualificate le aziende cercano 32.701 addetti, tra cui addetti allo spostamento e alla consegna delle merci (con una difficoltà di reperimento del 33,5% da parte delle imprese), personale per la custodia di edifici, attrezzature e beni (difficili da trovare nel 22,7% dei casi), operai per le costruzioni edili (il 42,6% non si trova), operai per la manifattura (difficili da reperire nel 42,9% dei casi). Per tutte queste mansioni potrebbe comunque essere necessaria una formazione di massima, così da rendere gli ex percettori del Reddito perfettamente in grado di lavorare. In ogni caso, poi, bisogna vedere gli stipendi offerti: non è detto che siano sempre superiori alla soglia dei 500 euro medi al mese del Reddito di cittadinanza.

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