Il figlio ha ucciso un uomo con una coltellata solo per una lite scatenata da un posto d’auto. Il padre lo avrebbe aiutato e protetto dopo l’omicidio avvenuto in una garage a Torre Annunziata. Arrestato, questa mattina Francesco Cirillo, 70 anni. Il pensionato è secondo la Procura il quarto uomo del gruppo di belve che ha ucciso Maurizio Cerrato.
Un altro padre preoccupato per la figlia, che il 19 aprile scorso lo chiama per chiedere aiuto. Il sessantunenne arriva in soccorso della ragazza, aggredita per avere spostato una sedia con cui una famiglia di violenti impone agli altri di non parcheggiare. Maria Adriana non ci sta a subire una ingiustizia e quel suo gesto scatena una spirale di violenza. Come gli inquirenti sono riusciti a ricostruire, nonostante i troppi silenzi e l’omertà dei testimoni, arrivati persino a distruggere le immagini della videosorveglianza del garage.
Ma dopo tre mesi la Procura di Torre Annunziata ha messo al posto giusto ogni tassello della terribile sequenza. In quattro hanno circondato Maurizio Cerrato, secondo gli inquirenti con padre e figlio c’erano anche due parenti, i fratelli Scaramella. Il custode degli scavi di Pompei ha provato a difendersi. Poi Antonio Cirillo ha accoltellato la vittima, mentre gli altri tre lo tenevano fermo. Un solo colpo, inferto al torace con forza. Fatale, l’uomo è morto prima di arrivare in ospedale.